Il problema della donazione sta nell’eventuale rischio di impugnazione di eredi e/o altri soggetti (creditori ad esempio) che possono rendere inefficace la vendita dell’appartamento. La donazione quindi rappresenta per la banca finanziatrice del mutuo, un rischio troppo elevato che fino a qualche tempo fa, rendeva quasi impossibile procedere all’acquisto.
L’azione di rivendicazione ha una durata certa, prevista dal nostro codice civile: 10 anni dal decesso del donante, e 20 anni se il donante è in vita. Per assurdo può accadere che oggi, 22 aprile 2016 una persona in vita mi doni l’appartamento. L’azione di rivendica dovrebbe esaurirsi nel 2036. Succede però che purtroppo il donante venga a mancare il 10 gennaio 2035 (qualche mese prima dello scadere dei 20 anni). Cosa accade? Bene, dal 10 gennaio 2035 partiranno altri 10 anni, alla fine dei quali potrò finalmente considerare chiuso il pericolo dell’azione di rivendica.
Altro che un’odissea…!
Allora, si può o non si può procedere all’acquisto un immobile donato?
Ribadendo che il problema pratico è di natura prettamente finanziaria, (in assenza di mutuo l’atto è perfezionabile fermo restando il discorso dell’eventuale impugnazione), si sta facendo strada un prodotto assicurativo che è in grado di coprire i rischi derivanti dall’acquisto attraverso finanziamento, dei beni di provenienza donativa, garantendone la commerciabilità e la sicurezza della compravendita.
(Polizza che protegge dal “rischio eredi”chi acquista una casa donata, lastampa.it)
Se volete procedere all’acquisto di un immobile donato e avete bisogno di una consulenza, contattateci senza alcun impegno, vi aiuteremo ad acquistare l’immobile che desiderate senza il rischio di sgradevoli conseguenze.